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giovedì 4 dicembre 2008

CHE COS'E' LA TIMIDEZZA - COME COMBATTERE LA TIMIDEZZA


La timidezza e' un problema che secondo un recente sondaggio colpisce il 40% dell'intera popolazione occidentale.Molte persone riescono a nasconderla,anche se alla radice la timidezza e' una concezione negativa di se' stessi.La persona timida non riesce ad instaurare un rapporto con gli altri perche' non si ritiene all'altezza,causando nell'altro antipatia e allontanamento.La timidezza nasce da un tipo di educazione che si e' avuti da piccoli e che ci si porta avanti durante tutta l'esistenza.Chi ha avuto una famiglia troppo apprensiva,come chi e' stato abbandonato,rifiutato da componenti della famiglia durante la vita puo' non sentirsi all'altezza delle situazioni di tutti i giorni.Queste situazioni portano la "fobia" del non piacere agl'altri come se ci sentissimo sempre giudicati.Insisto sulla timidezza che si sviluppa in giovane eta',perche' e' proprio nell'infanzia che si forma il carattere e se un bambino e' sempre stato abituato,in qualsiasi occasione,dopo qualsiasi errore ed essere coccolato ed aiutato,non riuscira' mai a costruire un carattere forte.Per quello che non capisco perche' una mamma o un padre debbano porre rimedio a qualsiasi piccola stupidaggine che un figlio commette.Spesso i genitori non capiscono che in eta' adulta,quando inizieranno i veri problemi e le vere difficolta', non ci saranno di certo loro a risolverle.Un figlio troppo amato alle prime difficolta' o delusioni della vita crollera' psicologicamente non avendo difese personali,non ha la forza morale per rialzarsi.Il timido e' convinto che qualsiasi cosa lui faccia non sia mai all'altezza della situazione,anche se si compie qualcosa di sensato il mondo in generale ce l'ha con lui ed e' pronto a giudicarlo.L'ossesione della persona timida e' quella di non poter raggiungere sempre prestazioni eccellenti(nel lavoro,nella vita di coppia,nell'amicizia).Hanno sempre paura di fare una brutta figura e sono molto critici con loro stessi.Fateci caso,il timido nella famiglia,cioe' nel suo luogo chiuso,che conosce alla perfezione,puo' dimostrare la sua autorita',puo' imporsi con le sue idee e replicare se non e' d'accordo.Fuori dalle mura dometische,se si trova al centro dell'attenzione,tende a scappare,ad evitare qualsiasi cosa che possa in qualche modo coinvolgerlo.In ogni caso l'uomo reagisce alla timidezza in due maniere.La prima e' quella di arrossire e chiedere sempre scusa,per ogni minima situazione sgradevole.Mentre c'e' il timido che cerca di nasconderlo,reagendo al proprio senso di inadeguatezza provocando e cercando una simpatia che molte volte risulta davvero forzata.Per combattere la timidezza bisogna innanzitutto accettarla e capire che essendo a livello caratteriale come una fobia,bisogna capire come affrontarla.Non bisogna mai accettarla con rassegnazione e dire:"ok sono timido,non posso farci nulla".Uno degli step da superare e' il guardare una persona negl'occhi quando vi sta parlando,in modo da non crearle disagio.Il timido tende sempre a guardare altrove o verso il basso,come un senso di sottomissione.Un'altro consiglio e' quello di non considerare l'altra persona come un giudice supremo,anche gli altri,ricchi o poveri,belli o brutti,hanno dei difetti e delle paure,quindi cerca di vivere la quotidianeita' con molta naturalezza.Non pensiamo mai che l'altro sia in competizione con noi,siate convinti di voi stessi,delle vostre potenzialita' e cercate di imporvi.Nel relazionarsi con gli altri,cercate di aprirvi nelle piccole cose,ad esempio chiedere informazioni al vostro compagno di corso universitario,chiedere ad una fermata quando passera' quel pullman.Vi sembreranno banalita',ma sono davvero un buon allenamento.In mezzo alla gente invece,cercate di trovare un punto di incontro,una passione,un qualcosa in comune su cui poter rompere il ghiaccio e cercate di scherzarci sopra,cercato di essere il piu' naturali possibile.Ricordate,come ho detto prima,la simpatia forzata puo' solo peggiorare le cose.

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